La Battaglia del Trebbia (19 giugno 1799) si svolse nell'ambito della Guerra della Seconda Coalizione antifrancese e fu vinta dagli austro-russi del generale Suvorov contro i francesi guidati dal generale MacDonald.

Le truppe francesi dell'armata d'Italia stavano combattendo contro l'esercito austro-russo del generale Suvorov al comando del generale Moreau che il 27 aprile 1799, appena subentrato al collega Schérer, era stato battuto dal Suvorov a Cassano d'Adda, il che aveva consentito a quest’ultimo di occupare Milano due giorni dopo. Arretrato sul Ticino, Moreau si riportò verso Torino, ritardando così il congiungimento con l'armata del generale MacDonald che stava risalendo da Napoli per dargli man forte. Suvorov, rinunciando ad inseguire lo sconfitto Moreau, si portò con le sue truppe verso sud, raccogliendo tutti i reparti che incontrava sulla sua strada e diede battaglia sul fiume Trebbia, costringendo il MacDonald a ritirarsi su La Spezia, mentre le truppe imperiali rimasero così padrone del campo sulla sinistra del Po.

 

la storia

Il municipium di Veleia fu fondato nel II secolo a.C. in seguito alla conquista romana del territorio sino ad allora occupato dalla tribù ligure dei Veleates o Veliates, a cui deve il nome. La fondazione del centro romano fu funzionale al controllo del territorio tra Lunigiana e pianura piacentina.

La città si sviluppò su un sistema di terrazze digradanti lungo la collina. Il foro, pavimentato in età augustea in lastre di arenaria, è circondato su tre lati dai resti di un portico su cui si aprivano botteghe e ambienti a destinazione pubblica. Un imponente ingresso, inserito nel colonnato del foro, ne consentiva l'accesso dalla terrazza più bassa.

A sud il complesso era chiuso dalla basilica, dove si levavano le 12 grandi statue in marmo di Luni raffiguranti i membri della famiglia giulio-claudia, oggi visibili al Museo Archeologico Nazionale di Parma dov'è esposta anche la Tabula alimentaria traianea, rinvenuta casualmente nel 1747, la più grande iscrizione romana in bronzo oggi nota.

A monte, i resti dei quartieri di abitazione meridionale e di un edificio termale sono sovrastati dalla terrazza su cui si erge una pieve medievale dedicata a S. Antonino.

L'Antiquarium, oltre ai calchi della Tabula alimentaria e della lex de Gallia Cisalpina, espone alcuni reperti che illustrano i momenti più significativi della storia di Veleia

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